Si avvicina sempre più lo sbarco di Mahindra nel Vecchio Continente e, in particolare, in Italia. Il Gruppo indiano è infatti impegnato in un programma di sviluppo commerciale che dovrebbe portarlo entro la fine del 2019 a ottenere circa il 50 per cento dei propri ricavi lordi dalle attività extra indiane, raggiungendo un fatturato complessivo attorno ai cinque miliardi di dollari. Rientra in tale ottica l’attuale trattativa, definita in fase avanzata dai vertici Mahindra, per l’acquisto in Turchia di un’azienda operante nel compatto della meccanizzazione agricola, il cui nome è però ancora top secret, che dovrebbe affiancarsi alla già rilevata Hisarlar. Quest’ultima, anch’essa turca, opererà a livello globale con la nuova realtà che entrerà a far parte del gruppo Mahindra, con la finlandese Sampo, per quanto riguardo le macchine da raccolta, e con la giapponese Mitsubishi Agri Machinery, società acquisite negli scorsi anni dal Gruppo indiano e oggi base industriale per l’entrata del marchio Mahindra su alcuni tra i principali mercati mondiali, ovvero Brasile, Giappone ed Europa Occidentale. Proprio a tal fine Mahindra sta attualmente realizzando due impianti di assemblaggio, uno in Brasile e l’altro in Nigeria, dai quali scenderanno i primi trattori destinati ai mercati sudamericano e nord africano, in attesa di realizzare in Turchia le macchine da commercializzare nel Vecchio Continente.
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